Fonendoscopio

sabato 17 settembre 2011

La Storia del Dottor Semmelweis

Siamo in pochi a conoscere Ignàc Fulop Semmelweis. In pochi conoscono il contributo che ha dato alla Medicina. Eppure se la mortalità per infezioni contratte in ospedali è calata lo dobbiamo soprattutto alla sua intuizione. Partiamo prima con qualche dato biografico, che non fa mai male. Il padre di Ignac era un droghiere, mentre sua madre era la figlia di un ricco produttore di carrozze. Quinto di nove figli, Ignac era stato avviato alla carriera forense, ma un giorno, accompagnando un suo amico ad una lezione di Anatomia all'Università di Vienna, scoprì la sua reale vocazione: la Medicina. Voleva fermamente diventare un anatomopatologo, ma le sue richieste di assunzioni furono ripetutamente respinte. Rivolse quindi le sue attenzioni all'Ostetricia, ramo della medicina che a Vienna stava perdendo d'interesse: gli fu comunque accordato il permesso di eseguire autopsie sui corpi delle donne colpite da Sepsi Puerperale, un'infezione che colpisce l'utero delle donne che hanno appena partorito o abortito. Questa infezione uccideva all'epoca il 35% delle donne che la contraevano. Conseguì la Laurea in Medicina nel 1846. La guida del reparto di Ostetricia in quegli anni subiva dei grossi cambiamenti: al professor Boer, medico dotato di grande umanità che non faceva eseguire autopsie sui cadaveri delle puerpere defunte per sepsi, successe il professor Klein, il quale faceva eseguire ai suoi assistenti decine di autopsie al giorno. Queste autopsie erano effettuate prima del giro visite nel reparto di Ostetricia e fu proprio in questo periodo che si ebbe un incremento della mortalità per Sepsi fra le partorienti. Ora Ignàc era veramente ossessionato da queste morti: eseguiva decine di autopsie e in tutte queste riscontrava gli stessi quadri clinici. La cosa che lo meravigliava di più era che nel corridoio del reparto di ostetricia dove lavoravano solo le ostetriche, la mortalità per Sepsi aveva una frequenza del 12-15%. Poi, così di colpo, ecco l'intuizione di Ignàc: dopo che gli assistenti di Klein eseguivano le autopsie sui cadaveri, andavano direttamente a fare il giro visite. Erano proprio le loro mani il vettore dell'infezione. Ignàc suggerì a tutti i colleghi di lavarsi le mani con una soluzione di cloruro di calcio dopo aver effettuato una visita o un'autopsia. Nel maggio del 1847 la mortalità era scesa vertiginosamente al'11% e nei mesi successivi diminuì ancora. Purtroppo Ignàc fu licenziato in tronco dall'Ospedale di Vienna perchè aveva dato delle disposizioni ai colleghi senza esserne autorizzato dai superiori. Trovò lavoro in Ungheria, nel reparto Maternità dell'Ospedale di Pest: anche lì, applicando la normativa sul lavarsi le mani con il cloruro di calcio, ottenne il vertiginoso calo della mortalità fra le puerpere. Purtroppo la comunità scientifica gli si scagliò contro accusandolo addirittura di essere un pazzo e facendolo rinchiudere in un manicomio. Morì nel 1865 a seguito delle percosse subite in manicomio. Magra consolazione fu la sua riabilitazione dovuta alle citazioni nei lavori di Pasteur e Lister. Questa breve storia serve solo a ricordarci l'importanza del LAVARSI LE MANI !




5 commenti:

  1. Comunque è una bella storia.. Anche se un po' drammatica..

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  2. La storia che ci hai raccontato, oltre a narrare la vita di un uomo, parla di un medico, un medico attento che insegna a non dare niente per scontato e a non sottovalutare le condizioni igieniche, che mai quanto in ospedale sono fondamentali; soprattutto ci fa capire quanto sia importante la collaborzione tra colleghi per limitare l'errore umano al fine del bene del paziente. Grazie Emilio per questa storia! :)

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  3. Ale! Grazie del commento! Finalmente hai capito che era il momento di ricambiare il mio! Comunque anche a me è piaciuta molto questa storia: è tratta dal libro della Lippi ed è stato anche la traccia del compito dell'esame di Scienze Umane!

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  4. Questa storia a mio avviso insegna anche un'altra cosa. Il dottor Semmelweis venne screditato e allontanato perchè la sua straordinaria scoperta era avvenuta in un periodo in cui si credeva che i medici fossero un gradino al di sopra delle altre persone e l'idea che le loro stesse mani potessero portare la morte era considerata assurda! Dobbiamo invece ricordarci sempre due cose: da pazienti dobbiamo tenere a mente che i medici sono persone e da (futuri) medici che avremo tra le mani delle vite e pertanto dobbiamo essere sempre attenti.

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  5. Eh sì! Questa storia è da tenere davvero in considerazione! :D

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